lunedì 31 ottobre 2011

Pensare troppo e ricordare molto, non ho mai smesso di farlo, per quanto sia incomprensibile per un uomo cedere a sogni più grandi di lui, combattere con testardaggine contro le illusioni, come buttare una goccia d'acqua nel Nilo, inutile.
Eppure se non sprechiamo il nostro prezioso tempo in rincorse a stelle lontane, comete azzure, rosse, con quel motore celeste che le scaraventa ai confini dell'occhio. Beh, se non sprechiamo tempo, quel tempo che si può contare quando ci accorgiamo della sua esistenza, quel tempo di noia, quel tempo tempo, insomma, non potremmo essere uomini. L'uomo sogna ed il futuro è passato, l'uomo ha incubi e noi siamo poveri diavoli e un sogno è pur sempre un inferno, poveri diavoli della brama dai piccoli sogni, piccoli e dolci sogni, i nostri. Ci sono però uomini che pensano e ricordano troppo, e il sognare gli vien facile, onde di sogni, terremoti di desideri ed è apocalisse nei loro pensieri. Non vorrò fermarmi, penso e ricordo troppo, penso e ricordo troppo, troppo spreco di tempo per una sorta di assuefazione o perchè non può essere altrimenti, scoppiasse il mondo non mi fermerò. Ricordo e penso troppo.

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